lunedì 20 novembre 2006

Ouverture


La prima pagina di un diario si accompagna sempre a tanti buoni propositi. Scriverò con costanza, dirò tutto di me, senza riserva alcuna. Perché un diario è segreto, è lo specchio dell'anima che si rivela in forma di parole e che non parla se non attraverso colui che scrive. Ma come posso esprimere a parole il mio mondo? Il mio umore cambia da un momento all'altro, non vi è mai un momento trascorso che sia uguale al successivo; ogni minimo stimolo provoca in me una sensazione inspiegabilmente volatile, che fugge via dalle mie mani come una farfalla spaventata.
Ho sempre desiderato poter fissare ciò che provo, cristallizzare le mie emozioni ed osservarle con occhio indiscreto, vigile, ma com'è complicato! E' così facile approcciarsi alle altrui sensazioni, confrontarcisi... e quant'è difficile, invece, parlare delle proprie, raccontarle a se stessi.
Stanotte ho sentito il bisogno di confessare a mute lettere la mia solitudine sentimentale. Ho ascoltato la musica e mi ha fatto capire come mi manchi l'Amore.
Sì, quello con la "A" maiuscola. Proprio lui. L'avete forse visto da qualche parte? Sapete indicarmi la strada?
Ho smarrito il mio sentiero e mi sento così impaurito, mi sento un bambino lontano dai suoi affetti. Vorrei poterlo intravvedere in questa nebbia così fitta. Ma annaspo speranzoso ed atterrito al tempo stesso, nella foschia che offusca i miei occhi.
Così giovane e così maledettamente solo dentro.
Non mi mancano gli amici, ho tanta vita intorno e persone che mi vogliono bene... allora perché ho così bisogno d'Amore?
Quando si prova un sentimento così forte, è difficile rinunciarvi, seppure a breve termine... Non so aspettare, sono ansioso di ritrovarlo, frugo nelle mie tasche e ne cavo briciole di bei ricordi andati, un passato che mi appartiene e tiene vivo il pensiero di una compensazione che non ho.
Ma il mondo è così, va tutto all'incontrario. Più desideri una cosa e meno ti apparterrà. Più è spasmodica l'attesa, più l'attesa sarà destinata a durare.
Ecco perché ho intitolato il mio blog "Laddove il mondo va alla rovescia". La mia necessità mi ha fatto comprendere quanto sia inutile sperare di avere tra le mani qualcosa che non si può trovare, finché ci si pensa. Ma si sa che cuore e ragione hanno ben donde di litigare tra di loro. Intelletto ed emozione, vita e morte, Eros e Thanatos... chiamateli come più vi piace. Io li sento convivere dentro di me, vorrei gridarlo e farmi aiutare... ma mi manca la voce, e le lacrime non scendono più...

2 Commenti:

Blogger Henry ha detto...

tutti abbiamo bisogno d'Amore, si, proprio lui, quello con la A maiuscola. Alcuni di noi sono piu' fortunati di altri e lo trovano prima, altri lo cercano per molto tempo, altri lo trovano e lo perdono subito, altri si illudono di averlo trovato...
io auguro a te di trovarlo, anzi, auguro a lui di trovare te. sono rare le qualita' che traspaiono in cio' che scrivi.

5 dicembre 2006 alle ore 16:27:00 GMT+2  
Blogger Demian ha detto...

Leggevo nei tuoi ricordi più remoti, e mi sono imbattuto in queste parole...Che sembravano le mie.
Quanto tempo sono stato in questa situazione! La ricerca di quell'Amore totale, che non arriva, finchè lo richiedi.
Poi, smetti di aspettarlo, e lui arriva.
Spero che tu l'abbia trovato, quell'Amore, nel frattempo.
Un abbraccio.
Demian.

2 dicembre 2007 alle ore 18:32:00 GMT+2  

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