venerdì 1 dicembre 2006

Tornare Ragazzino

Una sera trascorsa insieme. Io, te e due birre e la pienezza dell'isolamento, pure scrutati da occhi indiscreti tutt'attorno. Ed i miei sorrisi per coprire l'imbarazzo che mi procurano quei tuoi occhioni azzurri e disarmanti, belli come un mattino di primavera. Ridiamo, mi fai ridere ed è un complimento, la tua bellezza sfolgora nel tuo sorriso. E il tuo sguardo s'illumina, il tuo viso s'accende di una luce magnetica che mi lascia folgorato.
Poi ancora io e te nella tua auto, a guardarci e a scambiarci baci e baci, mille, poi cento, e mille ancora, vorrei che durasse fino a domattina ma il tempo stringe. E così ci scrutiamo ancora, e fissare i tuoi occhi mi fa tornare indietro di qualche anno, quando bastava una carezza a farmi emozionare, quando un bacio mi trasmetteva un brivido sensazionale. Significherà che finalmente ti ho trovato? Sei tu quello che cercavo? Quello che aspettavo?

Ho voglia di credere di sì, mi piace ascoltare nella testa il suono del tuo nome pronunciato a voce alta, mi piace restare ad occhi aperti ed immaginare le tue labbra che sfiorano le mie, mi piace sognare di te, anche se non voglio dirtelo perché ho paura di spaventarti. Allora rimango in silenzio, limitandomi a dirti che sei bellissimo e che mi piaci tanto, e mi costringo a saziarmi di te scorrendo con la mente le immagini di queste ore, immaginando le prossime, e quelle dopo ancora...

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