yawn

Sembra un risveglio: l'odore dei grani tostati, però al pomeriggio. Si riaprono i libri, per la seconda volta. Biscotti, e marmellata, e il venticello del quarto piano che accarezza pagine e dita. Improvvisamente tutto sembra migliore.
Torna la voglia di darsi al mondo, di riprendere fili dispersi, ricucire qualche strappo, strappare qualche foglio miscellaneo, è tornata quella voglia di uscire all'aperto, pestare l'erba con i gomiti e tener la testa gettata all'indietro, offrire la bocca, ricevere un bacio e volerne altri cento, esser qualcuno, esser qualcosa, apprendere e lamentarsi, lamentarsi e apprendere.
Un ultimo giro di Do, ancora un ultimo giro, fammi ballare così, voce country, al collo l'armonica, spalla-chitarra, musica viva, ritmo divino.
5 Commenti:
se strappi qualche foglio da qualche miscellanea ti denunzio ai bibliotecari di filologia moderna
In effetti questa estate improvvisa smuove anche i più musoni. Io la sera (tipo prima di cena) non ho mai voglia di tornare a casa...
PS: all'inizio avevo letto "giro di Dio" per "giro di Do": mi è sembrato bello.
Non vedevo l'ora.
Piangevo insieme al cielo, e finalmente c'è luce.
Voglio godermela tutta =).
Un abbraccio Ad.
Il pomeriggio di primavera è unico nel suo genere, ma solo se la mente è totalmente libera da pensieri che disturbano :) bel blog... http://ottorizzontale.blogspot.com/
suibhne mai e poi mai strappare fogli miscellanei di quelli che dici tu :)
anastasia, è meraviglioso davvero, quanto al "giro di Dio"... devo pensarci su :)
Luce a non finire, Demian, c'è da abbeverarsene. Un abbraccio a te :)
Ottorizzontale, secondo me invece il pomeriggio di primavera è capace persino di scacciare i pensieri più brutti :)
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