martedì 1 maggio 2007

Il Giglio Che Non Sfiorisce Mai

Banale. Oserei dire scontata. E pomposa, anche. Tanto sfarzo in pochi chilometri quadrati. Ricchezza di architetture, statue scolpite a regola d'arte, situate sotto regali porticati. Rigogliosi giardini all'italiana. E la storia dei poeti che non riuscivano a rimanere indifferenti di fronte al suo fascino. Il punto di riferimento di un'intera epoca culturale, nel punto in cui le vallate dell'Appennino concedono una tregua alle fatiche dei mandriani di pecore di tempi ormai remoti. Il trascorrere del tempo che trascina via tutto, nell'ottica di un oblio inesorabile ed invadente, che divora ogni cosa, strade, vite, palazzi, intrighi, vicende. Il vento e le scorribande che saccheggiavano intarsi e mercati. Eppure Firenze è ancora lì. Immota, sospesa nel tempo e nello spazio, lontana dalla dimenticanza, viva nella storia. Ogni volta che ci torno mi si schiude una porta che mi conduce verso secoli passati, che riecheggiano nella poesia, nell'arte, nella letteratura. C'è chi dice che Firenze sia morta da tempo, senza possibilità di resurrezione, senza che qualcuno possa salvarla. Che bestialità, penso dentro di me, mentre attraverso la brulicante Piazza della Signoria, mentre passeggio per il corridoio degli Uffizi, mentre mi riparo dal sole battente, all'ombra di Santa Croce. L'acqua dell'Arno continua imperterrita a scorrere sotto il Ponte Vecchio, reso dorato dalla gloria del passato e dai gioielli scintillanti esposti nelle vetrine. Ed io rimango rapito a guardare il fiume scorrere sotto di me, lento e placido verso il Mar Tirreno. Non posso che constatare che Firenze è parte di me, anche se non esiste alcun legame che ci tenga uniti in modo viscerale. C'è dentro la mia conoscenza, l'intimo credo che la letteratura sia immortale quanto la sabbia del deserto.
Che strana sensazione, sapere di calpestare lo stesso selciato su cui sono passati i più grandi geni delle province italiche. Quando l'Italia s'è risvegliata, ha scelto di farlo a Firenze. Tra i palazzi della famiglia de' Medici. E non si è più addormentata. Mentre io continuo a sognare di me stesso, trasposto in centinaia di anni prima. La bellezza di Firenze mi sconvolge, mi spaventa, mi attrae, mi deprime in certi momenti perché temo di non riuscire a sopportarla, a contenerla tutta. Entra dentro di me come una musica brutale, come se fossi sotto un'enorme campana di bronzo che rintocca a ritmo regolare. Ed io resto in impotente contemplazione. Come si può vivere in mezzo a tanta meraviglia? Come si fa a non restare inermi, a "fare l'abitudine" con tutto questo splendore che non sarà mai dimenticato? Come si può accettare l'idea di essere una fibra dello spazio che sarà presto marcita, mentre ci si confronta con la magia di una città che continua a gridare al mondo: "Sono viva"? Avrei voluto che un velo di dimenticanza avesse coperto i miei occhi, come era già successo altre volte, quando sul treno di ritorno continuavo a pensare alle cupole, ai campanili, al bellosguardo, a quel giglio che non sfiorisce mai. Ma l'immagine era e resta vivida, corrusca nel suo oro indistruttibile. E questa volta non riuscirò a dimenticarla.

20 Commenti:

Blogger Padda ha detto...

L'Italia intera è una meraviglia. Ma non serve che lo ripeta io, l'han già detto in molti prima di me. L'ha detto gente che ne capisce anche di più. Ma il bello è che l'hanno detto anche le persone più comuni. Quelle a cui non serve farsi inutili pippe intellettualoidi per risucire ad esprimere l'ideale di bellezza. La bellezza esiste, è lì, e non serve definirla. Ci basta contemplarla.
Ed il tempo cancellerà pure le cose, ma ci ha fatto il dono di lasciare intatte certe meraviglie, di cui persino lui, implacabile e a volte ingiusto, ha un profondo rispetto.
Un abbraccio.

2 maggio 2007 alle ore 23:04:00 GMT+2  
Blogger Laura ha detto...

sono stata 2 volte a Firenze nella mia vita e l'ho amata.... spero di tornarci un gg...è una città magica

3 maggio 2007 alle ore 00:36:00 GMT+2  
Blogger Adynaton86 ha detto...

@padda: "il tempo cancellerà pure le cose, ma ci ha fatto il dono di lasciare intatte certe meraviglie, di cui persino lui, implacabile e a volte ingiusto, ha un profondo rispetto". Hai detto una cosa bellissima che avrei voluto scrivere io in questo post. E per questo te l'approvo in pieno :D

3 maggio 2007 alle ore 01:02:00 GMT+2  
Blogger Adynaton86 ha detto...

@laura: dovresti trovare il tempo per tornarci. Magari questo è il momento più adatto: la primavera la rende più magica che mai. Eccezion fatta per il polline :P

3 maggio 2007 alle ore 01:04:00 GMT+2  
Blogger Laura ha detto...

hai ragione... ma prima mi aspetta Roma... ..il polline in questi gg mi uccide... notte stellina d'oro.

3 maggio 2007 alle ore 01:39:00 GMT+2  
Blogger Adynaton86 ha detto...

@laura: e allora buona Roma :) magari questa notte sognerai di lei e degli antichi segreti delle Vestali, custodi del sacro fuoco... 'notte :)

3 maggio 2007 alle ore 02:34:00 GMT+2  
Anonymous Anonimo ha detto...

bellissima citta' e bellissimo post!
ho lavorato a firenze per un po' e so quanto fascino possa avere. tra l'altro, se ho capito bene eri da quelle parti per il primo maggio...averlo saputo potevemo magari vederci. ero in zona anche io e con me c'era anche artemisia!!! va beh...magari alla prossima.

3 maggio 2007 alle ore 07:20:00 GMT+2  
Blogger Adynaton86 ha detto...

@henry: per la precisione sono stato a Firenze il 28 e il 29 aprile... ma che disdetta! Avevo letto il post di Artemisia in cui diceva di essere in vacanza in Toscana, ma non immaginavo proprio a Firenze... e vabbè, sarà per la prossima :) un abrazo

3 maggio 2007 alle ore 11:15:00 GMT+2  
Blogger lucia ha detto...

"le vallate dell'Appennino concedono una tregua alle fatiche dei mandriani di pecore di tempi ormai remoti"
quanto mi piace questo passaggio...
Non dimenticarla! Ricorda le cupole e ricorda i campanili! Riempirsi così di bellezza è come mangiare a una tavola imbandita di ogni bendidio.
Sono contenta che tu ti sia abbuffatto. Per qualche tempo, poi, si conserva quel senso di sazietà che ti fa sentire in pace col mondo.
Che belle parole che hai trovato. Complimenti davvero.
Un abbraccio

3 maggio 2007 alle ore 15:09:00 GMT+2  
Blogger Adynaton86 ha detto...

@lucia: sì in effetti quel passaggio mi ha piuttosto inorgoglito, e sono contento che ti sia piaciuto. Ha un che di bucolico, mi faceva pensare al profumo del formaggio. Sensazioni a gusto ed olfatto, ecco! E che mangiata che ho fatto... non solo in senso metaforico. Penne pasticciate con sugo di cinghiale e un buon Chianti. Slurp :) un abbraccio

3 maggio 2007 alle ore 19:45:00 GMT+2  
Anonymous Anonimo ha detto...

in realta' eravamo a baratti, e siamo andati il 30...pero' firenze non era lontana...comunque...io ho intenzione di incontrarti prima o poi e magari bere con te un bel bicchiere di chianti.

3 maggio 2007 alle ore 23:48:00 GMT+2  
Blogger Adynaton86 ha detto...

@henry: per un pelo! E pazienza... comunque, come ho già detto anche a Lucia, io sono sempre pronto a mettere il vino in fresco eheh :)

4 maggio 2007 alle ore 12:42:00 GMT+2  
Blogger I fiori nella vasca ha detto...

"C'è dentro la mia conoscenza, l'intimo credo che la letteratura sia immortale quanto la sabbia del deserto."


Ci sono stata da piccola.
Ricordo i ragazzi con le tracolle e ingenua pensavo "Se vivono a Firenze studieranno tutti lettere!Beati loro...".
Sono cresciuta,l'ingenuità un po' è scomparsa ma l'amore per la letteratura, quella non morirà mai.
Un bacio piccolo!!!

4 maggio 2007 alle ore 20:08:00 GMT+2  
Blogger Padda ha detto...

@henry&adynaton: "bere un bel bicchiere di Chianti", magari con un piatto di fave...
...Annibal Lecter? ^___^

Fossi in Adynaton mi preoccuperei un po' ;-)

5 maggio 2007 alle ore 19:00:00 GMT+2  
Blogger Adynaton86 ha detto...

@rain-gioia: e allora c'è qualcosa di spropositatamente grande che ci unisce a distanza, come un filo invisibile. E sono sicuro che questa passione comune lo terrà in vita :) un bacione one one

5 maggio 2007 alle ore 19:09:00 GMT+2  
Blogger Adynaton86 ha detto...

@padda: *_* oddio, non ci avevo pensato... forse perché non aveva nominato il mio fegato. E se lo nominasse?! °_° argh ahuehuahuhau :D

5 maggio 2007 alle ore 19:10:00 GMT+2  
Anonymous Anonimo ha detto...

padda: oddio messa così spaventerebbe anche me...comunque ammetto che mi piacciono sia le fave che il fegato ma non sono un cannibale...mi limito ai morsetti :)

6 maggio 2007 alle ore 12:43:00 GMT+2  
Blogger Adynaton86 ha detto...

Confermo. Anch'io patito di fave(possibilmente il puré alla pugliese), fegato e morsetti. Diciamo che per il momento la carne umana la lascio da parte *_* eheheh :)

6 maggio 2007 alle ore 17:16:00 GMT+2  
Blogger artemisia ha detto...

A Firenze sono nata e ci ho vissuto per 21 anni...e ci ho studiato lettere, come dice Rain-Gioia...

E come dice Henry, eravamo in zona! Vabbè, una ragione in più per un incontro fiorentino da preparare.

Quand vivevo a Firenze ero assuefatta alla bellezza, credevo che tutto il mondo fosse così. Poi invece ho capito. E ogni volta che ci torno mi sento quasi soffocare. Ma può anche darsi che sia l'afa...

Bacione

15 maggio 2007 alle ore 14:26:00 GMT+2  
Blogger Adynaton86 ha detto...

@artemisia: che meraviglia, nascere a Firenze. Per me che vengo da una città tanto spoglia e viziosa, mi sembra uno spettacolo incantevole ogni volta :) Secondo me è l'afa. Un abbraccio

15 maggio 2007 alle ore 21:58:00 GMT+2  

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