lunedì 26 marzo 2007

One Year Later

Ricordo con piacere una giornata di dodici mesi fa. Era una mattina frizzante e soleggiata, di quelle che annunciano la primavera; incentivato da quei raggi tiepidi avevo preparato il mio zainetto, con lo stretto indispensabile. Per la prima volta mi confrontavo con quell'abitudine tipicamente settentrionale chiamata "la giornata al lago". Per me era qualcosa di incredibile. Al massimo, nella mia vita, avevo trascorso le prime giornate di bel tempo sulle rive dell'Adriatico, che pure ha qualcosa dell'atmosfera lacustre.
Mi divertii quel giorno. Rimasi estasiato dalla visione delle alte montagne dalle cime innevate che, silenziose ed inesorabili, si lasciavano bagnare le pendici dalle acque limpide e gelide di quel lago millenario, mentre tutt'intorno il richiamo di un'inconsueta ed inaspettata rinascita della natura si manifestava nelle prime corolle di fiori rivolte verso il sole. Immaginai segreti custoditi sotto la superficie di quell'immensa massa cristallina e sfavillante, interrogandomi su come fosse misteriosamente possibile che tutta quella forza in potenza non fosse in procinto di esplodere da un momento all'altro, portandosi via tutto, uomini e case e chiese, trascinando nel nulla tanta bellezza nel tempo di un respiro.
Da allora non sono più tornato "al lago". Il ricordo di quelle visioni si era lentamente affievolito, assopito, scombussolato, come "un continente obliato" e morto nelle memorie di un unico essere umano. Finché, sabato, sono tornato. Non era lo stesso lago, credo; ma in queste occasioni la geografia conta poco. Ciò che conta sono le emozioni suscitate, gli sconvolgimenti dell'animo. Gli occhi cambiano col tempo e non vedono più le stesse cose di prima.
Ho rivisto "un lago". Cos'è cambiato di quel mondo a me sconosciuto e a sè stante? Forse nulla, in fin dei conti. Ancora una volta c'erano i riflessi rimandati dalle timide onde. Nuovamente le prime fioriture, i primi squarci di cielo sereno. E i rumori ovattati degli uccelli, fruscii di fronde e di erbe mosse da piccole lucertole invisibili. Eppure mi è parso tutto ancora più straordinario di allora. Perché la persona che c'era al mio fianco la prima volta non è più la stessa di oggi. A ragion veduta, ho realizzato quanto stonasse quella presenza in tutto quel marasma gioioso che i miei sensi percepivano. Come se, in un'orchestra ben congegnata, all'improvviso una corda di violino saltasse per un oscuro motivo; come se, tra i tanti colori sgargianti di una fine di marzo, all'improvviso comparisse una macchia corvina che risucchi ogni cosa. E invece, questa volta, era solo arcobaleno. Ed ho sentito una musica intensa e brutale che scuoteva le note del mio essere, che andava di pari passo col battito di due cuori avvinghiati da migliaia, milioni di sospiri. Ed ho deciso di smettere di contare.

14 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Ahhhh... come Ti capisco. Pensa proprio ieri ero sotto la fitta pioggia di Milano Marittima e tutti si riparavano e fuggivano dentro i caldi locali ... Tranne me e quest'altra persona che era con me, bagnati sotto la pioggia a perdere tempo in baci travolgenti e carezze passionali ... Non mi ero mai accorta che una giornata di pioggia potesse essere così intensa ed emozionante ...
Babi.

26 marzo 2007 alle ore 15:48:00 GMT+2  
Blogger Adynaton86 ha detto...

@Babi: la pioggia è un fenomeno straordinariamente romantico e coinvolgente, mi ispira moltissimo e mi infonde tranquillità... è giusto che tu te la goda! Un bacione :)

26 marzo 2007 alle ore 19:37:00 GMT+2  
Blogger Laura ha detto...

Ci sono dei luoghi che sanno trasmetterci emozioni, forti emozioni o solo tranquillità e pace. Può essere come nel tuo caso il lago, il mare o la montagna, ma non serve andare lontano, ho passato un'intera mattinata in un parco vicino casa nel quale confesso non mi ero mai soffermata...non c'era nessuno e ho scattato un'infinità di fotografie... è stato estremamente rilassante e mi ha riempita di tranquillità.. io, il parco e la mia macchina fotografica.
Sono stata benissimo.

26 marzo 2007 alle ore 20:49:00 GMT+2  
Blogger Adynaton86 ha detto...

@laura: è bellissimo scoprire luoghi, non è vero? E' un modo per sentirsi più in armonia col mondo e con se stessi, e capire che siamo parte di una totalità immensa dalla quale, spesso e purtroppo, ci ostiniamo a separarci. La vera ricerca della tranquillità consiste nello scoprire quel sottile legame che ci tiene uniti alla terra cui apparteniamo. Un bacione

27 marzo 2007 alle ore 00:06:00 GMT+2  
Blogger lucia ha detto...

Andavo al lago con una compagnia di amici. Piantavamo le tende. Legavamo le amache fra due tronchi. Musica e grigliate. Non menziono il sole perché in questi giorni ce l'ho con lui. Erano pomeriggi surreali in cui guardavo il centro di quell'ammasso d'acqua con enorme stupore e immaginavo città sommerse. Un giorno andammo che il lago era in secca e nel centro era riemersa la punta di un campanile. Il lago è quello di Suviana, bacino artificiale che ha riempito d'acqua una vallata dove un tempo sorgeva un piccolo borgo.
L'opera dell'uomo, a volte mi inquieta.
PS
Certo che tu sei proprio innamorato! E non so perché ma mi dà serenità. :-) :-) :-)
ti abbraccio

27 marzo 2007 alle ore 01:03:00 GMT+2  
Blogger Adynaton86 ha detto...

@lucia: il posto di cui parli mi affascina, spero un giorno di avere l'opportunità di visitarlo! Intanto mi godo il lago da cui sono tornato e mi godo anche questo amore. Forse riesco a darti serenità perché provo qualcosa di profondamente vero ed intenso che irraggia da me tutto intorno... e non sono io a dirlo, ma le persone che mi circondano :) Un abbraccio

27 marzo 2007 alle ore 02:20:00 GMT+2  
Blogger F@b ha detto...

E' BELLISSIMA QUELLA FOTO.
AMMAZZA.

28 marzo 2007 alle ore 01:49:00 GMT+2  
Blogger Adynaton86 ha detto...

@f@b: ma è molto più bella la visuale dal vivo, te l'assicuro :)

28 marzo 2007 alle ore 10:17:00 GMT+2  
Anonymous Anonimo ha detto...

come non godere di cosi' tanta acqua (simbolo dell'anima) con la persona che fa vibrare la nostra anima?
mi mancano un po' momenti cosi'...ma chissa' magari son solo dietro l'angolo.
un abbraccio

28 marzo 2007 alle ore 10:41:00 GMT+2  
Blogger Adynaton86 ha detto...

@henry: l'acqua è il simbolo dell'anima? Questa è una novità per me. Ora che lo so ho un nuovo significato per riflettere sulla sua bellezza e sul mistero che l'avvolge :)
un abbraccio

28 marzo 2007 alle ore 11:45:00 GMT+2  
Blogger I fiori nella vasca ha detto...

Non sono mai stata al lago.
Eppure ne ho uno vicino al mio borgo natio.
Ma non ci sono mai stata.
o forse da piccolina con mio padre?
mi smbra strano che non mi abbia portato mai al lago.
Quando ero piccola mi faceva camminare per ore,in campagna,al mare, in montagna,tra i vicoli del centro storico di paese.
E non dimenticherò mai quei pomeriggi in bici fino al mare.
Forse è grazie a lui che cammino per ore tra le strade di una città fantastica.

Baciiiiiiiiii

30 marzo 2007 alle ore 01:35:00 GMT+2  
Blogger Adynaton86 ha detto...

@rain-gioia: la trasmissione delle passioni e delle abitudini è affascinante, e non c'è legame di sangue che tenga. Chiunque riesce a imprimere in noi qualcosa ha lasciato per sempre un segno indelebile!
Bacioni

30 marzo 2007 alle ore 09:27:00 GMT+2  
Blogger artemisia ha detto...

Non ho dimestichezza coi laghi. Mi hanno sempre trasmesso una certa tristezza.

Ma il tuo lago pieno di sole e colori mi riscalda e mi emoziona. Secondo me è per il modo in cui ne parli tu.

30 marzo 2007 alle ore 15:22:00 GMT+2  
Anonymous Anonimo ha detto...

@artemisia: mi piace chiamarle congiunzioni casuali: vedi un luogo particolarmente bello mentre sei scosso da felici emozioni. E' lì il segreto :)

30 marzo 2007 alle ore 19:40:00 GMT+2  

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